La Fondazione Umberto Veronesi nasce nel 2003 su iniziativa di Umberto Veronesi e di molti altri scienziati e intellettuali di fama internazionale, fra cui 11 premi Nobel, con lo scopo di promuovere la ricerca scientifica di eccellenza e progetti di prevenzione, educazione alla salute e divulgazione della scienza.

Le attività della Fondazione rinnovano ogni giorno la visione del suo fondatore Umberto Veronesi, un medico che ha dedicato la propria vita a sviluppare conoscenze scientifiche innovative per metterle al servizio del benessere dei propri pazienti e della società in cui viviamo.

La Fondazione sostiene la ricerca scientifica attraverso l'erogazione di borse di ricercaper medici e ricercatori e finanzia progetti di altissimo profilo che possano elaborare nuove conoscenze e nuove cure per le malattie; realizza campagne di prevenzione e educazione che promuovono l'adozione di stili di vita sani e consapevoli, in sinergia con le scuole e con realtà pubbliche e private del mondo della ricerca, dell'informazione e dell'editoria, organizza conferenze internazionali che raccontano il futuro della scienza e il ruolo che la scienza può avere nel promuovere la pace e il benessere dei popoli.

Progettualità e concretezza, passione e impegno costante: queste le "parole d'ordine" che da sempre rappresentano la natura e la vocazione del nostro impegno.

 

La nostra mission è l'inclusione sociale di bambini, che vivono in situazioni di disagio socio-economico, attraverso la pratica sportiva. Crediamo che lo sport sia un efficace strumento di cambiamento sociale e vogliamo che sia accessibile a chi più ne ha bisogno, portarlo lì dove non c'è e diffonderne principi e valori.

Progettiamo e organizziamo percorsi sportivi gratuiti per bambini e adolescenti svantaggiati, sotto la guida di operatori qualificati e in collaborazione con una rete solidale di Associazioni Sportive ed Enti segnalatori.

Ci occupiamo anche di educazione e prevenzione della salute tramite screening e monitoraggi sanitari approfonditi, con counselling psicologici e nutrizionali. Nell'ultimo anno abbiamo preso in carico oltre 400 bambini a Roma, Napoli, Milano, Torino, Trento e Buenos Aires.

Sostieni i bambini di Sport Senza Frontiere con le tue imprese sportive o festeggiando un lieto evento, c'è un bambino che ha diritto ad essere felice e sta aspettando solo te!

 

La Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica – Onlus (FFC) promuove, seleziona e finanzia progetti avanzati di ricerca per migliorare la durata e la qualità di vita dei malati e sconfiggere definitivamente la fibrosi cistica.

Riconosciuta dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (MIUR) come ente promotore dell'attività di ricerca scientifica sulla malattia, si avvale di una rete di circa 900 ricercatori e del lavoro di oltre 140 Delegazioni e Gruppi di Sostegno distribuiti in tutte le Regioni italiane, con 10.000 volontari che raccolgono fondi e fanno informazione sulla malattia.

Si prefigge tre obiettivi:
1. promuovere e finanziare la ricerca scientifica sulla fibrosi cistica;
2. formare giovani ricercatori e personale sanitario;
3. diffondere la conoscenza della malattia tra la popolazione.

In particolare, la promozione della ricerca scientifica avviene principalmente attraverso il finanziamento di progetti di ricerca selezionati fra quelli pervenuti a seguito di un bando annuale. La selezione si basa sulla valutazione rigorosa, obiettiva e indipendente operata dal Comitato scientifico della Fondazione con il contributo di esperti internazionali.

La storia della Fondazione inizia nel gennaio del 1997 a Verona, ma prende le mosse più indietro nel tempo. Quando il professor Gianni Mastella, che aveva dato vita e diretto per molti anni il Centro Regionale Veneto Fibrosi Cistica, propose a Matteo Marzotto di istituire insieme all'imprenditore milanese Vittoriano Faganelli una fondazione scientifica, la fibrosi cistica era una malattia genetica ancora poco conosciuta e in Italia quasi completamente orfana di ricerca. Marzotto, oggi presidente della Fondazione, veniva coinvolto nell'avventura perché conosceva la crudeltà della malattia, avendo perso la sorella Annalisa. Come lui il presidente emerito FFC Vittoriano, che di fibrosi cistica aveva visto morire due dei suoi tre figli. Era urgente coprire il vuoto scientifico e mettere le basi anche in Italia per una ricerca avanzata che ottenesse progressi per arrivare dallo studio delle molecole al letto del malato.

Dal 2002 ad oggi la Fondazione ha investito 30 milioni di euro, con i quali ha sostenuto 393 progetti di ricerca, che hanno coinvolto una rete di oltre 230 laboratori. È riconosciuta dalla comunità scientifica internazionale e contribuisce al progresso delle conoscenze che rendono la fibrosi cistica sempre più curabile.

Molto è stato fatto, ma molto resta da fare, per questo è fondamentale il contributo di tutti.

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